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Il battito pulsante del Salento, il respiro dell'Australia, il misticismo dell'India.
Transalento nasce da un’idea di Andrea Presa. Grazie all’esperienza di alcuni anni passati tra Londra e l’Australia suonando e studiando strumenti tradizionali, percussioni ed elettronica, Andrea si è affermato come suonatore di didjeridoo dal sound forte, potente ma riconoscibile. Tornato in Italia, si concentra sulla sua personale concezione musicale: un mix di world music e sound contemporaneo. Nasce così Transalento. Dopo sei anni di attività live e dopo l’incisione di due dischi, uno dei quali registrato in India, Transalento è in grado di proporre set impetuosi e coinvolgenti, un rapimento estatico fatto di elaborazioni elettroniche e strumenti mediterranei, di ipnosi musicale e di melodie estemporanee. Il dub, i giochi di voci, le tradizioni mediterranee, i repertori indiani e australiani, le improvvisazioni jazzistiche, la robustezza funk, il trip hop: tutto si condensa in un approccio musicale unico, in performance sempre diverse. Transalento è una band dalle mille facce, in cui ogni musicista contribuisce con il proprio approccio creativo e il proprio universo sonoro. Musica etnica e innovazioni contemporanee: queste le direzioni, parallele eppure convergenti, del viaggio di Transalento. La sua musica si alimenta di un attento studio e di una continua ricerca. Andrea Presa ha speso diversi anni della sua vita nell’apprendimento delle tecniche più antiche per suonare il didjeridoo, e contemporaneamente ha sempre mantenuto uno stretto legame con Londra, capitale mondiale delle innovazioni azzardate, delle sperimentazioni più estreme. Ma tutti i musicisti coinvolti hanno alle spalle un background multiforme, contaminato. Il principio costituivo è unire i ritrovati più avanzati nel campo del suono, della tecnologia, dell’elettronica, a una rete di conoscenze musicali antiche, consolidate, ricche di evocazioni e di storia.
Transalento Express. L’idea iniziale di Transalento è costituita da un treno capace di collegare il Salento all’Australia lungo i binari della trance. Il Salento è strettamente legato al fenomeno della trance, così come gli altri luoghi del viaggio, ma il Salento – con i suoi ritmi ipnotici, i suoi melismi, le voci acute – è solo la base, il punto di partenza. Molto presto, il progetto ha ampliato il suo scenario sonoro, nutrendosi delle melodie del meridione d’Italia, dell’anima mediterranea e della spiritualità indiana, per muoversi verso direzioni molteplici e intriganti.
Contributi artistici. Lungo la sua strada, Transalento ha vissuto molte trasformazioni e incrociato diverse personalità artistiche. Nato come un quartetto – con una sezione ritmica solida (didje percussioni e batteria) – nel 2004, grazie al fondamentale contributo di Gianluca Milanese e Redi Hasa, il gruppo comprende l’enorme potenziale estetico degli strumenti acustici, e allo stesso tempo acquisisce una più ampia visione mediterranea. L’incontro più recente è avvenuto in India: Transalento entra a far parte del circuito di Goatika Creative Lab, diretto da Pavel Mikhailuk, grazie al quale si avvicina ad artisti di fama internazionale, provenienti dalle più diverse correnti (e tradizioni) musicali.
Il rito dei concerti. Musica incantatrice, ammaliante, liberatoria. Tutto quello che Transalento suona intende sciogliere le menti e i corpi, allargare i confini musicali e offrire momenti di distacco, di abbandono. Per far questo ogni cosa, durante i concerti, viene elaborata e vissuta come fosse un rito, con una sua simbologia, un suo ritmo peculiare, una sua insistenza, un sottile gioco di dinamiche. I musicisti partecipano a una celebrazione che è intensa, autentica, al di fuori del tempo e dello spazio. Cosicché anche il pubblico, immerso in un’atmosfera sognante, si lascia accompagnare da un inconfondibile sound nel viaggio di Transalento.
Il nucleo centrale di Transalento è costituito da cinque musicisti:
didjeridoo e percussioni: Andrea Presa
flauto e bansuri: Gianluca Milanese
voce e tamburello: Maria Mazzotta
keyboards: Paco Carrieri
turntablism, electronic programming: Dario Blasi
L’organico prevede anche l’inserimento di numerosi ospiti, secondo le esigenze , tra i quali: violoncello; voci etniche; cantanti hip hop; fisarmonica; percussioni.
source:www.myspace.com/transalento
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