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Continuano i miei incontri e le mie chiacchierate, mese dopo mese, con i Label Manager, gli A&R, ed i Produttori delle etichette che in Italia producono ed esportano musica da ballare. Amici che sono ben lieti di rendere un po' più pubblici i loro pensieri, i loro sogni e le loro speranze per il futuro di un ambiente che troppi davano per moribondo ma che alla fine riesce ancora a creare emozioni e a trasmettere un po' di spensieratezza, perché è proprio questo l'obiettivo che la musica si prefigge di svolgere. C'è un ragazzo in
Toscana che in questa cosa ci ha sempre creduto, al punto da
investire su di essa tutto il suo tempo, i suoi risparmi e
la sua vita.Questo ragazzo di nome fa Marco e di cognome fa
Talini e nel 1997 ha fondato con non pochi sacrifici una
delle realtà discografiche dance più
interessanti del panorama italiano: la Gitana Records,
società che con nomi come Mabel, Voice 2 Voice e MTJ
ha conquistato i mercati di mezza Europa. Ma com'è
è cominciato tutto questo? Ho fatto il dj per circa
15 anni in moltissimi clubs della mia terra, la Toscana. Nel
1990 avevo già messo in piedi un piccolissimo studio
insieme a Michele Galeazzi (che continua comunque a fare
parte del mio team). Da allora ho pubblicato brani con
etichette indipendenti come la Danceworks, la Dig-It , la
Flying Records e la Discomagic fino a quando decisi di
seguire il motto del "chi fa da se fa per tre" e con non
pochi sacrifici ho fondato la Gitana Publishing & Record
Co. Puoi anticiparci le prossime uscite e su quale progetto punterà la Gitana per le prossime stagioni autunno/inverno? Prima di tutte, chiaramente, mi preme annunciare il nuovo e fortissimo singolo di Mabel che si chiamerà "Come to light" al quale probabilmente sarà fatto seguire un album dal titolo ancora Top Secret. Puntiamo però molto, e non potrebbe essere diverso, anche sul nuovo Space Jump dal titolo "I found a reason" ed i prossimi di MTJ, Etnotechno e Master Mood. Non ti ho certo rivelato alcuna chicca sulle prossime uscite. Si tratta, come avrai notato, dei soliti artisti con i quali lavoriamo constantemente ed accuratamente. Pensi che l'avere esercitato la professione di dj per molti anni possa averti in qualche modo aiutato nel tuo attuale lavoro di produttore e discografico? Sicuramente l'essere un dj mi ha aiutato ad intuire dai giovani quello che potrà essere la prossima tendenza nell'immediato futuro. Il produttore è come lo stilista di moda: vince chi riesce a prevedere il trend, chi azzarda e chi osa. Ti senti realizzato nel fare quello che fai? Ti senti appagato? E' un sogno che è diventato realtà. Penso di avere raggiunto risultati discreti in poco tempo e per questo motivo sono orgoglioso di me stesso. Allo stesso tempo devo però aggiungere che, essendo io molto pignolo, non mi sento mai completamente soddisfatto dei traguardi raggiunti. Ogni traguardo per me è una meta di partenza. Appagato? Ti risponderò fra qualche anno per ora si, in futuro si vedrà. Vuoi dividere il tuo essere orgoglioso con noi? Quale è stata la tua più grande soddisfazione da quando sei a capo della Gitana? Essere riuscito dopo solo un anno e mezzo ad avere già pubblicato un progetto di grande successo in tutta Europa ed hai certamente capito che sto parlando di Mabel. Cosa ascolta Marco Talini quando non è in studio di registrazione? Ascolto musica sempre, anche quando sono in bagno. Ogni giorno non posso esimermi dal farmi la mia dose di musica. Il genere? Un po' di tutto. Esiste un collega al quale vorresti "rubare" qualcosa? Più che ad un collega, ruberei qualcosa ad una società: la Media Records. Ritengo che la Media ed il suo capo Gianfranco Bortolotti abbiano una metodologia di lavoro molto simile al mio modo di pensare: fare poche cose ma farlo bene. Anche loro, come me, non lasciano nulla al caso. Tornando al tuo passato di dj, cosa ti senti di consigliare a chi volesse intraprendere questo mestiere? Gli direi innanzi tutto di non masterizzarsi i pezzi, perché il dj che ama il proprio lavoro deve rispettare anche chi gli permette di farlo (e cioè i produttori che realizzano i dischi). L'altro consiglio è quello di non montarsi mai la testa e rimanere sempre con i piedi ben ancorati per terra nel caso in cui dovesse arrivare il successo, visto che il successo è una cosa ciclica e salvo rare eccezioni non dura in eterno. L'Italia viene considerata un paese molto produttivo con molti giovani di talento. Perché, secondo te, a vendere i dischi restano però sempre gli stessi nomi e le stesse etichette? Non saprei. E' probabile che il fatto di avere così tanti nuovi talenti sia solo una metafora. A mio modesto parere, alla lunga se uno ha davvero talento prima o poi viene fuori. Sei una persona motivata e determinata. Fin dove ti spingeresti per arrivare al vertice e per rimanerci a lungo? Farei tutto quello che è possibile fare (ovviamente nel limite della legalità e del lecito). Quindi saresti disposto anche a lasciare la tua terra (la bellissima Toscana, ndr) se il tuo lavoro te lo imponesse? Lascerei la mia regione solo se dovessi andare all'estero. In Italia non cambierei mai la mia città con un'altra, nemmeno per lavoro. L'ultima domanda è quella che rivolgo sempre a tutti. C'è qualcosa che ammetti di avere sbagliato e che dunque ti guarderesti bene dal rifare? Si, ammetto di avere sbagliato a non iscrivermi anni fa al Conservatorio. Se lo avessi fatto, oggi potrei definirmi un musicista completo. |
advanced technologic sound magazine 2001 issue
98
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