EVOLUX Evolux and Max Esse
Breve storia del background musicale di Evolux. Io (EVOLUX) ho cominciato ad avvicinarmi al mondo dei dj e della musica dance all'età di 12 anni, da lì è iniziato il cammino che mi ha portato alla conoscenza di tutti i generi di musica elettronica; ho comprato molti dischi e avuto diverse esperienze come dj in discoteche, comprese vittorie in gare dedicate a questo settore. Poi a 18 anni ho cominciato a costruirmi lo studio di registrazione e adesso sto producendo varie tracce con MAX ESSE. Tengo a precisare che sono sempre stato fanatico del "Rexanthony Sound" e che da quando ho comprato il suo primo TECHNO SHOCK ho scoperto e continuo a scoprire nuove emozioni ed orizzonti musicali. Io (MAX) provengo dal mondo dell'hardcore, che ho prodotto anni addietro iniziando con un piccolo PC e FastTracker II, prendendo spunti un pò da tutte le parti per le mie tracce. Ho studiato 6 anni di pianoforte da piccolo... che alla fine a qualcosa sono serviti! Com'è nata l'unione con MAX ESSE? (MAX): Tutto è incominciato quando Francesco ha sentito qualcuno dei miei pezzi hardcore; abbiamo deciso di incontrarci qualche volta in studio per vedere cosa si poteva fare. Da allora è iniziata una solida collaborazione/amicizia che si è protratta per 4 anni, che sono stati molto utili sia dal punto di vista della crescita professionale che per sperimentare insieme cose nuove e sonorità insolite. Quali obiettivi vi ponete per il vostro primo disco? Innanzitutto di fare tracce che piacciano al pubblico in discoteca, insomma che facciano venire voglia di ballare e di divertirsi, ma non dimenticando mai gli aspetti della qualità di produzione (sia a livello sonoro che di buon gusto). Cerchiamo sempre appena c'è qualche soldo da parte di migliorare qualche componente dello studio per ottenere qualità degne di una produzione discografica di livello. Altro aspetto che inseguiamo è la sperimentazione. Ci piace realizzare idee innovative, anche se magari alla fine sono troppo strane per il pubblico alla ricerca di tracce più canoniche, più vicine allo standard del resto del mercato. Come solitamente lavorate in studio? Normalmente quando si inizia la traccia nuova per tre, quattro serate è facile trovarci abbracciati al campionatore e ai synth per creare almeno i suoni di base su cui appoggiare il pezzo (cassa, basso, lead e vocals), poi Maxesse si dota di qualche bottiglietta di birra e inizia a buttare giu' una bozza del giro principale, tanto per provare diverse idee. Poi il pezzo nasce da solo, viene tutto automatico una volta che hai un'idea chiara in testa di cosa dovrà saltar fuori alla fine; di botta e risposta ci chiediamo se quel riff sta bene in quel punto e ci correggiamo a vicenda, finché l'arrangiamento non è completato. Come effettuate la ricerca timbrica? La ricerca timbrica ha molti significati per noi: può essere una sessione su qualche synth modificando ogni parametro finché non otteniamo "il Suono" che vogliamo, ma non è solo questo: gli effetti hanno una grande importanza in un pezzo. Una traccia vocale mediocre, senza effetti, resta una traccia vocale mediocre anche con il miglior arrangiamento melodico del mondo. Con l'ausilio di plug-ins come l'Enigma della Waves, il Bitcrusher di Logic Audio e diversi compressori si possono ottenere risultati originali e inusuali. Ad ogni modo spesso i suoni più belli delle nostre tracce sono nati per caso, magari con un piccolo loop sfasato fra due battute che stavamo usando per regolare il volume dei canali, e che magari mette insieme l'inizio e la fine di un campione creando un suono strano che ci piace. Ormai Francesco capisce al volo la mia faccia quando sento un suono particolare. Quali sono gli attuali lavori che avete nel cassetto? E' quasi pronto un intero E.P. techno da 4 tracce, di cui una è una versione jungle di un'altra delle tracce dell'E.P. e un progetto commerciale con un altro collega con cui siamo in contatto da tempo... ma di cui non sveleremo i dettagli finché non ci sarà qualcosa di definitivo da proporre. Possiamo anticipare che è in cantiere una traccia il cui riff principale sarà tratto dalla colonna sonora di uno dei nostri videogames preferiti (ovviamente non sarà una specie di Tetris, su questo ci si può giurare). Come hanno reagito i discografici ai quali avete proposto i vostri lavori? Per ora abbiamo avuto reazioni positive, diversa gente è interessata al nostro lavoro e siamo già in contatto con un paio di case discografiche. Speriamo entro l'anno di uscire con una nostra produzione, anche se molti degli "addetti ai lavori" cui abbiamo fatto ascoltare le nostre produzioni le giudicano adatte per essere inserite in compilations destinate al mercato tedesco, inglese e giapponese. Cosa ne pensate dell'attuale musica techno? L'attuale musica techno a nostro avviso è divisa in due generi: il genere Bxr, e la techno normale. Ormai Bxr ha un suo standard che la differenzia da tutto il resto della techno, sia per ricerca sonora che per idee. Ammiriamo molto lo staff Media Records e nei nostri lavori abbiamo sempre cercato di avvicinarci al loro stile. Quali sono in Italia i mezzi piu' adeguati per spingere i vs. prodotti ? Probabilmente i mezzi più adeguati, sono ancora una volta quelli di sempre: amici fidati dentro al giro dance che possano far arrivare il tuo lavoro ad orecchie importanti. Anche i nuovi strumenti come Internet però aiutano in questo. Ora non sto dicendo di collegare un computer con Napster ed aspettare che qualcuno casualmente la scarichi, oppure di pubblicarle su qualche anonimo sito, ma se si riesce ad ottenere un promo download su qualche portale musicale come Vitaminic si riesce sicuramente a dare una certa spinta.
Dunque: • Apple Macintosh G3-450 con Mac/OS 9.1, sequencer Logic Audio Platinum e diversi altri software utili Siete disposti anche a scendere a compromessi per concretizzare le vostre idee? Finché non c'è da andare a letto con il discografico... eheh. Scherzi a parte, capiamo benissimo che talvolta abbiamo in mente progetti che si distanziano troppo da ciò che al giorno d'oggi rende pubblicabile un disco, e siamo disposti a cambiare qualcosa nelle nostre produzioni, a patto di non stravolgere completamente il brano. A quel punto preferiamo non pubblicarlo nemmeno e farne altri daccapo. Un'idea mediocre resta un'idea mediocre anche remixandola all'infinito. Come proporreste i vostri brani live? Li proporremmo in un contesto techno inserito in qualche evento speciale, portando ovviamente lo studio sul palco. Il nostro sogno sarebbe Franchino come vocalist. E' un personaggio capace di caricare i ragazzi e rendere piacevole nel complesso una serata in discoteca. Quali sono i locali dove vorreste esibirvi? Sicuramente in una situazione coinvolgente quale potrebbe essere una serata all'X-Hype, o nel Divina Dimora al Florida di Ghedi (BS) passando per il Matrix o l'Insomnia. Un altro tempio indiscusso della techno in cui ci piacerebbe suonare è il Cocoricò sicuramente. Cosa ne pensi dell'attuale situazione hardcore italiana ed europea? L'hardcore è un genere in continua evoluzione. Ogni anno cambia lo stile degli artisti che la producono, e con esso i locali trend per quel genere di musica, l'abbigliamento. Con questo non vogliamo dire che non sia lo stesso per la techno, visto che anche negli altri generi ogni anno c'è un artista che ha il suo momento di punta, tuttavia pensiamo che dopo questa situazione un po' transitoria, si arriverà ad una svolta e l'hardcore evolverà definitivamente dai soliti sound già sentiti per trasformarsi in qualcosa di più innovativo. La scena hardcore è in fermento, i musicisti non mancano e siamo sicuri che questa rivoluzione non si farà attendere a lungo. Che cosa manca a tuo avviso alle radio di tendenza italiane? Sicuramente più spazio. I programmi dedicati a techno e hardcore sono delle nicchie infilate nei palinsesti notturni dei network nazionali durante il weekend. Tutto il resto della settimana, dalle 20 in poi si sente sempre la solita classifica commerciale o della house. Com'è la vostra posizione nei confronti di internet? Senza Internet ormai non sapremmo più come fare. Non arriviamo al punto di definirla una "droga" ma è sicuramente un mezzo di lavoro ormai indispensabile. Senza leggere l'email per due giorni diventeremmo idrofobi! E' stato grazie alla grande rete che siamo entrati in contatto con artisti famosi e persone che potevano aiutarci nel nostro lavoro in studio. E' un mezzo che permette di annullare le distanze e le barriere fra la gente comune e i big dello spettacolo, e questa è veramente una gran cosa. Come se non bastasse è una risorsa importantissima per trovare campioni, oppure informazioni su un certo plug-in e scambiare opinioni con altra gente che ha gli stessi problemi, per documentarsi a dovere prima di acquistare una nuova macchina in studio. Conseguentemente a questo ritenete che il download sarà davvero il futuro? Sicuramente il download acquisirà sempre maggiore importanza, anche se bisognerà trovare un equilibrio fra la distribuzione incontrollata di opere protette da copyright e la totale chiusura che vorrebbero le case discografiche. Ad ogni modo il vinile sopravviverà ancora per qualche anno, essendo ancora utilizzato in moltissime discoteche, mentre gli MP3 masterizzati non hanno la stessa qualità di un CD acquistato a causa degli algoritmi di compressione. Concordate con noi che il rock è finito ed il futuro delle performances sarà nei Raves? Confessiamo di non essere grandi amanti del rock, ma tuttavia ammiriamo artisti come Madonna, che sono stati in grado di rinnovarsi e sperimentare sempre sonorità nuove, inusuali, un po' come facciamo noi, anche se lei lavora con tutt'altri generi musicali. Droghe pesanti e techno dura. Qual'è la vostra opinione? Non abbiamo mai fatto uso di droghe pesanti e per quanto ci riguarda, il divertimento non sta nel fatto di essere fuori per forza quando si è in discoteca. Siamo del parere che quando si oltrepassa un certo limite, il divertimento finisce ed inizia l'incoscienza, intesa come il non accorgersi nemmeno di cosa succede intorno. Se andare in discoteca significa stare isolati nel proprio mondo tanto vale stare a casa, calarsi e ascoltare in cuffia un po' di hardcore, vi pare?
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advanced technologic sound magazine 2001 april issue 92
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