ROLAND
BRANT
UN
DJ CHE SUONA
DAVVERO
by
Gianni Bragante
Ormai è
diventata una rarità riuscire ad incontrare
personaggi completi e poliedrici come Roland Brant.
Veneto di origine ma piemontese di adozione .
Musicista ancora prima che dj, ha avuto la
soddisfazione di suonare dalle consolle dei
più titolati locali d'Italia e d'Europa e di
portarsi a casa un disco d'oro con "Nuclear Sun",
il primo vero successo di musica Progressive in
Italia. Questo è Roland Brant, a giusta
ragione da tutti chiamato il "Padrino" della Dream
Music
Exclusive
FUTURE STYLE Interview
(-P- & -C- 2000 Future Style)
Buongiorno
Roland. Tu sei ormai da parecchio tempo sulla scena
musicale. Quando e come hai cominciato?
Eh, Eh,Eh, purtroppo per voi mi diverto ancora
molto e mi sa che dovrete sopportarmi per qualche
anno ancora. Faccio il dj da 20 anni ormai, ho
cominciato nel 1980 in una discoteca di Novara, ero
sotto "naya"e facevo il D.J. a tempo perso (e senza
paga) il venerdì ed il sabato. Mi ricordo
che lavoravo con un solo piatto e tra un disco e
l'altro facevo da "vocalist" e anche da
L.J.
Molti
ti considerano il primo che ha proposto della
Progressive, ancora prima dei vari Robert Miles,
Gianni Parrini e Gigi D'Agostino (solo per citarne
alcuni). Ha ragione chi afferma questo?
Sicuramente sono stato il primo a proporre un
genere alternativo che poi è stato
ribattezzato "Dream Music" e posso quindi affermare
con tutta tranquillità che alcuni dei nomi
che hai citato mi hanno poi copiato spudoratamente.
Ma chi non copia in discografia scagli la prima
pietra!!! La "Progressive" poi è un genere
troppo vasto per cui è difficile affermare
chi ne sia stato il vero scopritore.
La tua
consacrazione discografica l'hai avuta con "Nuclear
Sun", ma tu hai prodotto e remixato decine di
dischi. Ne esiste uno al quale sei maggiormente
affezionato?
Faccio dischi dal 1984 e non esiste un disco
che preferisco in particolare, ogni mia produzione
è un "cucciolo" al quale mi affeziono in
eguale modo. E' sempre e solo il pubblico che
decreta o meno un successo e quindi ti da delle
soddisfazioni diverse per ogni brano. In questo
caso devo dire che le maggiori soddisfazioni me le
ha date "Hiperspace".
E' sulla
bocca di tutti la tua nuova struttura discografica
che hai chiamato Soundgate. Ce ne vuoi parlare?
Soundgate è un ambizioso progetto che
è da poco partito. Comprende due studi di
registrazione a Filago (BG) ed una struttura in
grado di stampare e promozionare produzioni
discografiche su tre etichette di mia
proprietà. Comunque per maggiori dettagli
è in costruzione il mio sito all'indirizzo
www.soundgate.it oppure
www.rolandbrant.it.
Quali sono i
macchinari e gli strumenti che si possono trovare
al Soundgate?
Oltre al mixer, un Mackie 48 canali e vari
outboard che vanno da Lexicon ad Alesis e Yamaha,
ci sono campionatori Akai, expander come il JV1080
Roland, Novation, Orbit e moltissimi vintage
anlogici come JX8P, JUNO 106, JX3P ma anche
più recenti come il JD800 od il Korh
Prophecy e molti altri. Senza dimenticare tutti i
vari programmi e plug in per l'elaborazione del
suono al computer.
Ma come fai a
fare tutto da solo? Voglio dire, avrai bene dei
collaboratori
Purtroppo non ho ancora acquisito il dono
dell'ubiquità e comunque sono convinto che
ognuno debba avere il proprio ruolo. Proprio per
questo mi sono circondato di validi collaboratori,
tutti professionisti del settore capaci di gestire
il proprio lavoro in maniera brillante e che, ne
sono sicuro, riusciranno a far diventare Soundgate
una struttura importante.
Anticipaci
qualcosa sul tuo ultimo lavoro in uscita. E' un
disco tutto tuo o contiene qualche
versione
arrangiata o mixata da qualcun'altro?
Il nuovo singolo proporrà un Roland
Brant innovativo e diverso dal solito senza tradire
però chi mi ascolta da sempre. Per adesso
non sono previsti remix , posso solo anticiparti
che si tratta di un brano veramente originale con
una versione cantata ma non commerciale. Speriamo
che ricomincino a copiarmi di brutto!!!
Passiamo a
parlare delle discoteche, la tua seconda casa.
Esprimi un pensiero sulla presunta
responsabilità delle discoteche circa le
tristemente note "Stragi del sabato sera".
Mi sembra ormai superfluo ribadire il concetto
che le discoteche nulla hanno a che vedere con i
tristemente noti fatti di cronaca che alcuni
giornalisti ignoranti continuano a proporre sulle
prime pagine dei quotidiani. Se i preti riuscissero
ancora a riempire gli oratori, la droga si
spaccerebbe li e le stragi del sabato sera
avverrebbero al ritorno dalla serata trascorsa in
compagnia "all'oratorio". Purtroppo la
verità è che lo stato è
latitante quando si tratta di prevenire ed invece
compare solo quando è ora di accusare
qualcuno, magari senza motivo. I giovani hanno il
diritto di divertirsi come meglio credono e le
"mamme antirock" farebbero bene ad educare meglio i
propri figli invece di cercare di fare chiudere le
discoteche e far crollare una delle poche
attività ancora in grado di offrire posti di
lavoro.
Tu sei uno
dei pochi (purtroppo) dj ad avere delle vere
nozioni di musica, sei un bravo pianista ed un
altrettanto bravo fonico di studio. Ma quando
componi un nuovo pezzo, lo pensi più come
musicista o più come disc-jockey?
Una nuova produzione nasce sempre dalla mente
di un musicista, dopo, se mai, va arrangiata da un
D.J; io ho la fortuna di riuscire a fare entrambe
le cose.
Sei un
maniaco della rete? Navighi molto in Internet?
Si, quando posso, appena ho un po' di tempo, mi
diverto molto a "navigare".
Sei dunque
anche tu convinto che il futuro passi attraverso
Internet?
Il futuro è sicuramente sulla "rete",
ormai tutto passa da qui.
E' stato un
piacere, Roland ....
Anche per me.
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