FUTURE STYLE




CRISTIANO BALDUCCI



interview

exclusive interview (P) & (C) 2003 Future Style

by Giosuè Impellizzeri

 

Cristiano Balducci è un dj-producer che viene dalla capitale. Il suo stile musicale trova la giusta collocazione a metà strada tra l'elettronica e la techno detroit, ricca di ritmo e vigore. Autore di brani particolarissimi, Cristiano qualche anno addietro fondò (assieme a Mauro Tannino, noto dj romano morto prematuramente in seguito ad un incidente paracadutistico) la Killer Clown Records, un'etichetta underground che ha visto nel suo catalogo il susseguirsi di pezzi originali nei quali la prima caratteristica era senza ombra di dubbio la creatività. Dopo una breve sosta discografica (il suo ultimo singolo risale al 2001) Cristiano torna alla ribalta grazie ad un nuovo disco che sarà presto pubblicato dalla H*Plus, emergente etichetta fondata e diretta dal noto dj Tony-H. Atmosfere retrò mischiate ad una buona dose di futurismo caratterizzano "Robot's War E.p.", progetto che sta già iniziando a destare interesse nel panorama della musica elettronica italiana.

 

Ciao Cristiano e benvenuto sulle pagine di Future Style. Iniziamo parlando di te e del tuo avvicinamento alla musica elettronica. Quando e perchè hai deciso di diventare un dj-producer ??

"Ciao Giosuè e grazie a voi per avermi ospitato sulle pagine di Future Style !! Allora ... cominciamo: ho comprato i piatti nel 1989, periodo degli scratch, dell'electro, dell'acid house e dei primi rave party. Il primo disco che ho comprato è stato "Phuture" di Dj Pierre su Trax Records (risalente al 1988) che ancora suono nelle mie serate ... una sorta di rito voodoo !! :o) Mi sono avvicinato alle produzioni discografiche intorno al 1994: dopo aver comprato un Atari e la prima TB 303 ho passato un mese senza mettere il naso fuori di casa e da li non mi sono più fermato"

Qualche anno fa fondasti, assieme al GRANDE Mauro Tannino, la Killer Clown Records. Con quali presupposti era nato questo progetto ?? Credi che non ci sia più la possibilità di far continuare l'attività della Killer Clown ??

"La Killer Clown è nata un pò per gioco: in una serata di luglio del 1997 io e Mauro stavamo facendo fare al suo cane il consueto "bisognino" notturno e, mentre lo aspettavamo, mi venne in mente il nome per l'etichetta ... ci siamo stretti la mano e il giorno dopo eravamo già in tipografia per stampare gli adesivi !! In poco tempo la Killer Clown è diventata una vera e propria organizzazione che si occupava di musica, di paracadutismo estremo, di abbigliamento e di servizi multimediali. Per quanto riguarda la possibilità di riprendere quell'attività ti posso dire che sarà difficile senza Mauro, ma a breve vi farò una sorpresa ..."

Quali sono gli artisti che ammiri maggiormente ?? Perchè ??

"Non posso non citare Richard D. James (alias Aphex Twin ndr) anche se ormai è un pò sulla bocca di tutti. Lui rimane l'unico artista che continua a stupirmi ... praticamente ha inventato tutto lui !! Un'altro encomio spetta a Jeff Mills ed allo staff della Underground Resistance. Molta gente (purtroppo) ha dimenticato in fretta che la techno è nata a Detroit ... :o("

Se invece dovessi esprimere un giudizio sulle etichette (non solo italiane ovviamente) chi citeresti ?? Perchè ??

"Cito appunto la UR o la Tresor per rimanere nell'ambiente oldschool ma non disdegno assolutamente le etichette più giovani come la Drumcode e la Gigolo di Dj Hell, anche se quest'ultima credo stia esagerando un pò con le produzioni ... in giro c'è una vera e propria invasione dei loro prodotti"

Diamo uno sguardo all'Italia: ci sono produttori che ti hanno colpito in maniera significativa grazie alle loro produzioni ??

"Si, mi piacciono molto le produzioni di Marco Carola e Gaetano Parisio: entrambi, all'estero, sono personaggi molto rispettati e questa è una cosa eccezionale per chi come me fa il tifo per gli italiani. Non dimentichiamoci però di personaggi come Lory D, Leo Anibaldi e dello stesso Mauro Tannino: sono loro che hanno fatto la storia del nostro movimento"

Vivi a Roma, città che per moltissimi anni è stata il baricentro del fenomeno 'techno'. Adesso come è la scena dei clubs ?? Incoraggiante ??

"Dopo un periodo di buio devo dire che ci stiamo riprendendo alla grande grazie anche a molti dj romani che, stanchi del perbenismo e dell'ignoranza di certi proprietari di clubs, hanno intrapreso la via della gestione personale di eventi. Un esempio può essere Giancarlino con il suo Goa che, secondo me, è uno dei club più interessanti d'Europa"

Voltiamo pagina e parliamo di produzioni: tra un paio di settimane vedrà la luce il tuo nuovo singolo intitolato "Robot's War E.p." che sarà pubblicato dalla H*Plus, label capitanata da Tony H. Cosa ti ha spinto ad avvicinarti a questa nuova etichetta ?? Cosa ci riserverà questo nuovo singolo ??

"Rispetto molto Daniele (Tony H ndr) e ho molta fiducia per quello che sta facendo. E' una persona che guarda molto il lato artistico delle produzioni e non solo il risvolto economico che possono avere e credo che questo sia molto importante per chi produce. Tutto ciò è proprio quello che mancava in Italia da parecchio tempo: un'etichetta di alto livello con prodotti di alto livello e soprattutto con una buona distribuzione che rimane sempre una delle cose più importanti. Per quanto riguarda il mio singolo, credo di aver fatto un buon lavoro ma ora sta al pubblico giudicare"

Quale, delle tue passate produzioni, ti ha dato più soddisfazioni ??

Sicuramente "20 Minutes Of Fear", un disco interamente autoprodotto. Avemmo molte richieste di licenza da etichette straniere per questo singolo ma io e Mauro resistemmo alle lusinghe perchè la Killer Clown era nata come etichetta underground e volevamo che rimanesse tale"

Quali sono i tuoi progetti immimenti ?? Forse un nuovo singolo ?? Non hai mai pensato a lavorare ad un album ??

"A breve sorgerà un'altra label indipendente, la FruitOfTheLoop Records seguita da un booking con molti artisti internazionali. Poi c'è un progetto parallelo dal nome Spinoza; poi (spero) in un nuovo singolo su H*Plus ... e se mi danno la possibilità anche un bell'album doppio in vinile !!"

Quando sei in studio, preferisci l'hardware o il software ?? Molti asseriscono che il software sia più maneggevole e più immediato rispetto alle macchine analogiche.

"Chi dice che il software sia più immediato dell'hardware evidentemente non ha mai usato macchine analogiche. Mi risulta che la latenza sia un fenomeno esclusivamente digitale !! Sicuramente i synth virtuali sono più maneggevoli ma anche molto più freddi. Per quanto mi riguarda, io uso entrambi unendo macchine analogiche come Moog o le vecchie batterie elettroniche al ProTools il tutto processato da 3 computer Apple in rete, due desk e un portatile che uso anche per i live-set"

Chiudiamo con un tuo pensiero sull'Italia che balla la musica elettronica. Lascia un messaggio per tutti i lettori di Future Style.

"Vi lascio col classico messaggio: divertitevi sempre ma con una mano sulla coscienza, ascoltate la musica ma non subitela, non vi accontentate e siate critici con chi cerca di prendervi in giro ... ma soprattutto comprate i dischi !! E' cosi bello avere una copia originale tra le mani ... SUPPORT THE
UNDERGROUND !! Cristiano Balducci.

 






















advanced technologic sound magazine
2003 issue 112


| Entrance | Homepage | Current issue | Archives | Site Map | Charts | Party Zone | Studios |
A-Z index :
Music Machines - Artists - Producers
Highlights :
Music Machines - Artists - Producers
|
Audio Video Files | Guests | ShopOnLine | Vintage Machines | Links | Xtra | all About Future Style | e-mail |

Site Map