FUTURE STYLE









MAX VENTURA
alias
ARGONAUTI COMMANDER M

 

"Max Ventura e' primariamente un ricercatore musicale in campo elettronico... ama oscillatori, filtri e forme d'onda.....NO, metti cosi': Max Ventura e' un produttore cresciuto alla vecchia scuola della new wave e del synth-pop degli anni 70/80, dei quali ha mantenuto le atmosfere romantiche e melodiche, accoppiandole a strutture e ritmi che vengono dalla techno piu' recente. Ultimamente con il progetto Argonauti si sta spostando verso la formula pop elettronico-cinematico, echi degli anni '60 e 70, agente 007, le colonne sonore di Piero Piccioni, 2001 Odissea nello spazio, e psichedelia futuribile, il tutto frullato insieme per fare prima"

 Max Ventura nasce: a Nuova Milano (Saturno) il 26 giugno 2966. Il background di Max Ventura: i primi dischi a cui si attacca notte e giorno sono Jean Michel Jarre, Kraftwerk e Rockets. In seguito Ultravox, Gary Numan e tutta la New Wave. Il padre dice "Abbassa!!" ma lui imperterrito continua. Attualmente Max Ventura sta finendo un album per gli Argonauti che, nelle sue intenzioni, sara' la band piu' tecnologicamente avanzata in Europa, soprattutto dal vivo, con l'impiego di consolle di pilotaggio musicale derivate da sistemi aeronautici e DJing interattivo in tempo reale, senza l'uso di computers.
Fra i suoi progetti rimane la produzione, come autore, compositore e arrangiatore, di un intero album di canzoni di rock elettronico (stile Radiohead) per la band americana Wave 101, in uscita a primavera 2001.

Exclusive FUTURE STYLE Interview
(-P- & -C- 2000 Future Style)

Fino ad oggi, quale e' stato l'artista che ti ha maggiormente influenzato?

Se devo proprio fare nomi direi Ultravox, Rossini; Handel e Pergolesi, gli anni '70 in generale, e anche il Britpop inglese degli ultimi anni. Poi mi piacciono gli Orbital e la trance inglese, ma ultimamente ascolto quasi solo gli Air (la coppia di francesi che ha inventato electrobossa e retro-elettronica) e lounge music.

Come hai iniziato a suonare e produrre?

Ho iniziato a suonare chitarra e tastiere verso i 15 anni, poi ho fatto il DJ e il fonico, e da cosa e' nata cosa. Mi sono trasferito per 5 anni a New York nel 1994 e li' mi sono specializzato.

Quando hai del tempo libero e sei nel tuo studio di incisione, cosa ami fare di solito?

Uscire dallo studio di incisione e portare a spasso i cani famelici, fare gite in Umbria in moto (Guzzi 1000 SP), correre in motoscafo come James Bond a Montecarlo nel '72.

C'e' una differenza fra tendenza USA e tendenza Europa?

Prima di tutto non c'è un "suono Europa": in Inghilterra, in Francia o in Svezia non si ascoltano le stesse cose che si ascoltano qui. In America si fa un sacco di roba perche' e' un paese vasto, ma e' molto piu' un paese di rock e di chitarre che non un paese di tastiere ed elettronica. La produzione USA comunque e' molto piu' difficile, estrema e alternativa delle nostre. Molto meno musicale. E poi c'é moltissimo rap e hip hop.

Sappiamo che non ami particolarmente il computer ma fai musica con delle workstation dedicate: come mai?

Prima di tutto perche' sono molto piu' rapide da usare del computer, sono indipendenti e trasportabili, non hanno problemi di configurazione e interfacciamento e hanno la stessa qualita'. Poi perche' io sono un vecchio fonico tradizionale e mi piace mettere le mani sulle macchine e "palparle". Sono anche abbastanza capace di suonare, quindi non ho bisogno di appoggiarmi troppo sul MIDI, registro direttamente in audio, e se non va bene la rifaccio. Uso il MIDI solamente come MIDI Clock per far partire le macchine tutte insieme, e per qualche sequenza arpeggiata, null'altro. Uso il computer solamente per Internet e grafica.

Viste le tue facolta' di manipolazione sul timbro, perche' non produci anche una serie di CD-Sample?

Una volta su Internet un tipo ha chiesto a Brian Eno: "Dove trovo quel meraviglioso suono di basso che hai usato in quel tal pezzo?" E Brian Eno (che e' un mito) gli ha risposto: "Che te frega? Costruisciti il TUO suono di basso".

Oltre la techno e la trance ci hai lasciato intendere di voler produrre anche generi piu' massificati, tipo Aqua. Question di conti in banca?

Si', esatto, questioni di conti in banca.

Quali sono i tuoi strumenti preferiti?

Il mio studio e' costruito attorno a una workstation audio digitale Roland VS 1680 espansa, che e' il motore, il mixer e il registratore dell'intero sistema. Fra poco diventeranno due, concatenate. Poi ho un synth Roland JP 8080 che mi da' tutte le parti di Minimoog, archi e pad che mi servono, un pianoforte digitale che mi da' tutti i suoni classici, un Korg Electribe A (quello blu) che genera gli arpeggi e le sequenze di basso, un Alesis NanoBass, e due grooveboxes, la RM1X di Yamaha e la MC-307 di Roland che forniscono i ritmi. Poi ogni tanto uso alcune delle tastiere ed expanders che la gente mi lascia qui, pero' preferisco usare i miei soliti strumenti poiche' faccio prima a trovare i suoni che cerco e so come si comportano. Come campionatore uso Roland SP-808 e Yamaha SU-700. Questi sono campionatori esclusivamente da remix e da loops, non leggono librerie di suoni, che comunque a me non servono. Non ho mai usato un Akai in vita mia. Mi sembrano macchinari da ospedale per controllare la pressione.

Come capisci quando un pezzo e' finito o c'e' ancora bisogno di lavorarci sopra?

Preferisco andare a finire i mixaggi nello studio di qualcun'altro, per avere dei giudizi obiettivi. Comunque un mio amico produttore americano, purtroppo deceduto, mi diceva sempre: "In music, less is more": vuol dire che nella musica togliendo roba in realta' si aggiunge. Quindi verso la fine della produzione elimino sempre un paio di tracce per alleggerire i pezzi. Magari prima mi sembravano indispensabili, ma poi mi rendo conto che il tutto e' meno incasinato.

Come ti regoli con i cantanti e le voci?

Di solito preferisco fare le voci altrove, in qualche altro studio. Non mi fido molto del mio orecchio in questo senso. Mi piacciono le donne che cantano con voce mascolina. Mi piace usare diverse lingue in uno stesso pezzo. Uso molti effetti sulla voce ma evito il vocoder e l'Autotuner perche' l'hanno gia' usato cani e porci.

Vorresti dare qualche consiglio a chi inizia a suonare o a mixare?

Prima di tutto gli direi di imparare a suonare qualcosa, non basta essere DJ o avere Virtual Producer sul computer per fare musica buona. E' vero che negli ultimi 10 anni la musica migliore e' stata fatta da DJ, ma erano DJ molto capaci. E poi gli consiglierei di lavorare in analogico ogni volta che sia possibile, ad esempio usare un mixer analogico invece di uno digitale, e cosi' via; cosi' si rimane molto piu' vicini al suono e alla musica.

Lasciaci con una poesia:

"Rosso di sera, fa buon brodo". No, aspetta, era: "Gallina vecchia, ci lascia lo zampino"... hmmm, forse no; meglio "Non e' tutt'oro quel che fa il monaco". Cosi' va meglio.






advanced technologic sound magazine
2000 october issue 86



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